Una frase che sento ripetere spesso è “Nato troppo tardi per esplorare il mondo, troppo presto per esplorare lo spazio“. Non ho mai sentito una simile fesseria; attorno a noi è sempre pieno di piccole perle da trovare, che qualcuno sicuramente avrà visto prima di noi: ma è davvero fondamentale essere i primi a vedere qualcosa per godercela? La domanda giusta da porsi non dovrebbe essere “Io ho mai visto questo posto?”. E senza andare particolarmente lontano vi assicuro che ci sono miriadi di piccoli posti che neanche immaginiamo. “Schegge” proprio perché questi luoghi sono comuni e spesso considerati degli scarti: un podere abbandonato, una particolare insenatura in un torrente, i ruderi di una vecchia maestà. Ma imparando magari a vederli con occhi diversi sono tutti unici (e spesso in tale stato che non saranno visitabili ancora per molto).
Indagare
La maggior parte di questi luoghi ha una storia alle spalle, magari da portare alla luce in qualche archivio.
Ai poderi sono collegati racconti che si perdono veramente nei secoli, a partire dai toponimi stessi che risalgono al medioevo o addirittura all’Impero Romano. Le chiese in mezzo ai monti sono parte di vecchie parrocchie abbandonate delle quali, con un po’ di fortuna, si può scoprire ancora molto in vecchi documenti. Le mulattiere mettevano in comunicazione le popolazioni di questi scoscesi dirupi e ne possiamo incontrare comunemente le tracce.
Conoscere tutte queste sfaccettature porta sicuramente valore aggiunto a qualsiasi escursione: quello che può sembrare un banale sentiero in realtà si rivela essere un tracciato utilizzato dagli abitanti di un luogo per raggiungere il vicino mercato, vicino al torrente dove ci stiamo rinfrescando si trovano magari i resti di un vecchio mulino.
Nel menu, alla voce Fonti, troverete tutti i volumi che abbiamo letto o consultato nelle nostre ricerche.
Condividere
Tutta questa mole di informazioni rischia di rimanere inutilizzata o, comunque, fine a se stessa. Parte fondamentale del progetto è la condivisione di quanto scoperto.
In prima istanza su OpenStreetMap, dove ricarichiamo tutte le tracce delle nostre esplorazioni comprensive dei vari punti d’interesse. Esiste anche un piccolo omonimo canale Youtube collegato al progetto, ma al momento non c’è molto contenuto. Devo ancora capire qual’è il tipo di media migliore per trasmettere il cuore emotivo di quello che ho in testa, i video sono interessanti ma mi richiedono un sacco di tempo per crearli, forse qualcosa di simil-podcast potrebbe funzionare ed essere più semplice?
Sarebbe interessante in futuro scrivere qualche libro sull’argomento, ma al momento non saprei neanche da dove cominciare.
Romagna
Questo tipo di lavoro richiede a mio avviso di essere verticali. Si torna nello stesso luogo più e più volte, per trovare sempre dettagli nuovi.
Può sembrare riduttivo, ma come dico sempre qualsiasi versante di un monte guardiate da un buon punto panoramico richiederebbe probabilmente settimane per essere esplorato a fondo.
Lo scegliere un’area così localizzata (in un’epoca in cui sembra che, se non si fanno almeno mille chilometri in aereo, non si sia veramente viaggiato) vuol proprio servire a dimostrare che le cose belle sono spesso dietro casa. Non serve andare in capo al mondo per godere di paesaggi meravigliosi: quindi, di conseguenza, ogni posto nel mondo nasconde segreti magnifici.
Si intende ovviamente la Romagna geografica, quindi oltre alle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e il circondario di Imola sono inclusi anche 3 comuni Toscani che si trovano però nel versante nord Appenninico: Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Marradi.
Pronti a partire?
Se quindi volete seguirci in questo viaggio troverete nella sezione Articoli diversi post con alcune esplorazioni addobbate il più possibile con informazioni storiche e culturali.
E’ in corso di costruzione anche una mappa interattiva, quando sarà disponibile troverete il link sempre nel menu principale.
Per qualunque informazione/richiesta/curiosità potete scrivere a scheggediromagna@pm.me