San Paolo in Alpe, il cuore delle Foreste Casentinesi

Se c’è un posto che mi viene in mente quando penso a un’escursione tranquilla da fare nel bosco con buona possibilità di vedere animali, quello è senza dubbio San Paolo in Alpe.

Il numero di escursioni che abbiamo fatto in zona penso valga più di mille parole

Facile da raggiungere, numerosi sentieri, un bivacco sempre aperto per emergenze e una spianata semplicemente stupenda dove fare un picnic e vedere (quasi certamente) i daini al pascolo.

Dell’antico borgo rimane il blocco principale che vedete nella foto sopra (oggi in fase di ristrutturazione) adibito a rifugio/bivacco e il rudere della vecchia chiesa di Sant’Agostino poco distante. Da anni anche quest’ultima presenta un’impalcatura che evidenzia dei lavori in corso per evitare che crolli completamente.

Poco lontano da quest’ultima si trova anche il vecchio cimitero, in buone condizioni. Guardando la cartina la prima volta che siamo stati qui una delle cose che mi ha colpito subito era la presenza di un’altra chiesa dedicata a Sant’Agostino poco lontano (almeno in linea d’aria). In successive escursioni e ricerche abbiamo scoperto che la chiesa venne probabilmente data alle fiamme nel 1944 durante il secondo conflitto mondiale1. Invece di ricostruirla in loco, nel 1960 si decise di ricostruirla a valle: ad oggi è utilizzata anche per campi estivi parrocchiali o scout.

Ma il nome della frazione non è San Paolo in Alpe? Cosa c’entra S. Agostino? In vecchi documenti la parrocchia era chiamata Santi Agostino e Paolo in Alpe, ma del secondo edificio purtroppo non è rimasta traccia alcuna (si trattava probabilmente di un oratorio)

La posizione dell’abitato è molto interessante, in quanto si trova appunto su una sorta di altipiano molto spazioso dove ancora si pratica l’allevamento (insieme ai daini non è raro trovare vacche brucare a pochi metri).

Siamo rimasti talmente affascinati dal posto che ai tempi, per la prima volta, ci recammo successivamente all’archivio di stato di Forlì per recuperare un po’ di documenti e leggere qualche testimonianza riguardante questo luogo.

Una molto simpatica per esempio riguardava l’insegnante dislocato in questo angolo di Appennino negli anni ’30, che più volte a inizio anno si trovava la classe vuota in quanto tutti i bambini e ragazzi erano occupati nella raccolta delle castagne.

Essendo una spianata la zona si prestava bene, durante la Seconda Guerra Mondiale, a operazione di lancio rifornimenti

Come accennato prima esiste anche un bivacco, a pagamento e da prenotare, gestito dall’associazione Tour de Bosc. Una parte di questo è invece sempre aperta ed utilizzabile da chiunque si trovi in zona.

Idee per alcune escursioni in loco:
https://www.openstreetmap.org/user/gabriele_sani/traces/3820937
https://www.openstreetmap.org/user/gabriele_sani/traces/3463852
https://www.openstreetmap.org/user/gabriele_sani/traces/3472340
https://www.openstreetmap.org/user/gabriele_sani/traces/3541218
https://www.openstreetmap.org/user/gabriele_sani/traces/3336076

  1. https://www.trappisa.it/san-paolo-in-alpe/ ↩︎